La Musicoterapia è una tecnica che utilizza la musica come strumento terapeutico, grazie ad un impiego razionale dell’elemento sonoro, allo scopo di promuovere il benessere dell’intera persona, del corpo, della mente e dello spirito.

I campi di applicazione della musicoterapia sono: “il contesto preventivo, il contesto riabilitativo e il contesto terapeutico”.

Il primo trova applicazione in gravidanza, nell’età evolutiva e nella terza età.

Il secondo campo di applicazione si esplica in ambito psichiatrico ed in ambito neurologico; in questi si individuano particolari interventi atti a promuovere aspetti espressivi, comunicativi, relazionali ed a favorire una migliore regolazione delle emozioni (ambito psichiatrico); ed interventi che, pur promuovendo anch’essi le componenti relazionali, mirano al recupero e al potenziamento di specifiche competenze neuropsicologiche e neuromotorie.

Il terzo campo trova applicazione in gravidanza, nell’età evolutiva, nell’adolescenza, nell’età adulta e nella terza età, stimolando, sostenendo e recuperando le funzioni cognitive, sensoriali e emozionali dei soggetti.

In sintesi, i risultati che possono essere ottenuti con la musicoterapia sono:

1) l’aumento dell’abilità motoria: il soggetto migliora la coordinazione dei movimenti e diventa più sicuro nell’uso del corpo;
2) l’aumento delle abilità cognitive: il soggetto migliora la capacità di distinguere esperienze diverse;
3) l’aumento della concentrazione: il soggetto potenzia la capacità di prestare attenzione a ciò che gli succede intorno, così come ad una comunicazione verbale e gestuale; questo potenzia anche la memoria;
4) il perfezionamento delle abilità linguistiche: l’ascolto di suoni e musica interessa tutto il cervello, stimolando così anche l’area del linguaggio;
5) l’aumento della capacità di relazione: il soggetto diventa sempre più sicuro di sé e delle sue possibilità di comunicazione con il mondo che lo circonda, migliorando i rapporti con gli altri;
6) l’aumento delle capacità immaginative: il soggetto viene sollecitato a esprimersi, lasciando così spazio alla sua fantasia e alla sua creatività;
7) il ristabilimento dei ritmi biologici e della loro sincronicità (sonno – veglia);
8) il miglioramento del controllo emozionale e tonico;
9) l’efficacia nei disordini di strutturazione spazio-temporale, perché la musica è l’arte del tempo;
10) il risveglio dell’immaginazione (oggetto transizionale o di proiezione);
11) l’aumento della capacità d’ascolto e d’attenzione;
12) la ripresa di contatti sociali;
13) la musica porta alla catarsi, il suo campo d’azione parte dai limiti pulsionali fino ai limiti spirituali dell’uomo: apre dunque una via d’accesso speciale all’inconscio.

La Dott.ssa Arnone Concetta R. G. è Musicoterapeuta.

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